10 febbraio 2007

FLESSIBILITA'

(Barcellona 2004 - Mies Van Der Rhoe)

(il post è stato pensato mercoledì 7 febbraio ma per impossibilità di collegamento internet e voglia di pubblicarlo lo posto adesso)

Ecco com’è…sembra staticità, invece è un movimento fluido .

Sto riguardando le foto archiviate sul computer. Sono le 00.30 di un mercoledì sera e riscopro la mia persona. Con due gambe, le caviglie sottili, il sorriso, sempre, e le persone con cui sto bene. Quando ho il tempo per soffermarmi a guardare ciò che ho mi sento bene e faccio il punto della situazione.
Credo che dovranno esserci ancora cene a Primeglio per radunare gli amici e parlare di tutto e di niente.
Credo che con qualcuno sia il tempo di affrontare il discorso delle incomprensioni verbali perché non si può rovinare anni di amicizia.
Credo che sia fantastico che alcuni miei amici abbiano dei figli e che siano delle coppie fantastiche.
Credo che delle persone che è da un bel tempo che non vedo sia carino incontrarle di nuovo. Credo che persone che non vedo da tempo sia carino continuare a non vederle.
Credo che con alcune amiche potrei passare più tempo e che alcune siano entusiaste della persona che le sta accanto e che non vedono l’ora di sposarsi.
Credo che sarebbe una gran cosa se io provassi ad osare un po’ di più.
Credo che la casa che io ho in dotazione sia una gran cosa e che non potrò permettermela per sempre.
Credo che se faccio un resoconto della mia vita sono felice.
Credo che credere sia una gran cosa e spero di muovermi sempre su strade ragionate e mai a caso.

A.

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