12 ottobre 2008

FINALMENTE 30!


Ieri sera mi son ritrovata in un locale terrificante della Valle, il mefistofelico Kirby. Età media sulla ventina. Un locale in una sorta di capannone commerciale lungo la desolante striscia d’asfalto della statale di Rosta. E dentro un mix di tabbuozzi e tabbuozze sulla ventina tutti modaioli del tipo “minchia son troppo figo se me specchio ner cesso faccio la fine de Narciso”. Musica a ppalla che per dire due monosillabi devi urlare e poi ti ritrovi con la raucedine per una settimana e sfumacchiate di monossido di carbonio nel locale per fare “troppo l’effetto fumo” (come se le polveri sottili di Torino non fossero sufficienti!).

Chiacchierata, bevuta e dopo l’uscita dal locale il primo pensiero è stato “aaah per fortuna che non ho più 20 anni!”. Insomma, in quel locale ci sarò stata un milione di volte. E se riguardo indietro vedo tutti quei venerdì e sabati sera della mia gggioventù mischiati di drink e fumi in locali simili per disattivare i problemi, staccare il cervello per riaccenderlo il lunedì, e musica bella alta perché così i discorsi non sono mai troppo impegnativi, le relazioni meno che mai. 4 battute sciocche, 2 risate da “bionda stupida” come direbbe la mia socia (!) e stai sicuro che piaci a tutti. Ma che occhio triste il lunedì, che occhio triste…

E poi son stata fortunata, perché qualcuno mi ha imposto di darmi una scrollata e di mettermi in gioco. Veramente. E così è da un anno che mi la mia vita è cambiata, è stata stravolta in positivo. E finalmente!. Mi accorgo che il cambiamento spiazza un po’ tutti gli amici ma rende felici solo quelli che ti conoscono bene e che ti amano per quello che sei e non solo per l’esteriorità allegrotta. E Quindi ….meravigliosi 30 in cui posso scegliere di evitare l’affumicamento settimanale, riprendere a fare volontariato dopo una pausa di 3 anni, smettere di frequentare 8 milioni di persone e dedicare il tempo agli amici veri, non sentirmi strana se evito una relazione con una persona che non amo, iscrivermi a un corso di dizione teatrale e andare a correre con qualcuno senza sentirmi d’impaccio. Ma soprattutto posso sentirmi libera: un giorno di questi meravigliosi 30 una persona che si è avvicinata a me in un modo così spontaneo e gratuito da lasciarmi stupita, ha visto che c’era qualcosa che non andava. Gli ho dato fiducia e mi ha indicato la strada per abbandonare un peso lungo almeno 15 anni che non mi faceva vivere veramente. Ora mi sembra di essere rinata. Alla fine le risposte prima o poi arrivano basta non smettere di cercarle e vivere un po’ a cuore aperto (e la risposta non è sbagliata!!!). Morale della favola…i 30 sono veramente una meraviglia!

E.

IDIOTA

Cazzo sono un idiota
ma come ho fatto a non accorgermi prima
dovevo proprio avere gli occhi bendati
per non vedere tutti i giorni passati, sprecati, buttati
consacrati al niente
a quel continuo trastullarsi della mente
escogitando ogni nuovo espediente
per ripromettermi sempre la mattina seguente
la stessa carota
Cazzo sono un idiota
ma come ho fatto a non accorgermi in tempo
che il mondo intorno si stava trasformando
mentre invecchiavo non mi stava aspettando
del resto lui non ha mai atteso nessuno
non sono il primo che si sveglia in ritardo, tossendo
nel fumo di un locale notturno
tavoli da biliardo e il cantante di turno
che giudico già da una nota

Sono un idiota
ma come ho fatto a non sentire i messaggi
quelli che i saggi hanno voluto lasciare
e che non erano bottiglie nel mare
ma storie, canzoni, dipinti, parole
anche se non le ho mai trovate da sole
ma come ho fatto a non distinguerle al volo
non mi consolo pensando al domani
se adesso sul piano le mani le muovo
ma la testa è vuota.

Tardi, tardi, tardi, è troppo tardi
e non mi bastano i ricordi
quando si diventa sordi
l'emozione non si sente più

Tardi, tardi, tardi è troppo tardi
ci sono stati troppi sprechi
quando si diventa ciechi
la passione non si trova più.

Cazzo sono un idiota
ho dato il tempo al cuore di consumarsi
ma come mai la mia coscienza dormiva?
è la catarsi, quella televisiva
che ti libera e priva delle tue preoccupazioni
e delle tue riflessioni se non ti sai dominare
e non ci sono istruzioni da usare
sono solo evasioni
non si prevedono istruzioni per l'uso.
Cazzo sono deluso
e mi vergogno di ogni fiamma che ho spento
del primo fuoco che mi bruciava nel cuore
e non è vero che non era il momento,
che c'è sempre del tempo
e che la fiamma non muore, no
non è vero se ora quello che sento
è poco più di un tepore
e non mi basta pensare al domani
se ho le mani piene di penne, carta, colori
ma la testa è vuota.

Tardi, tardi, tardi, è troppo tardi
e non mi bastano i ricordi
quando si diventa sordi
l'emozione non si sente più
Tardi, tardi, tardi è troppo tardi
ci sono stati troppi sprechi
quando si diventa ciechi
la passione non si trova più.

Cazzo sono un idiota
ma come ho fatto a non capire che i danni
li avrei pagati tutti pesantemente
chi mi ha insegnato a dire sempre "la gente"
a pensarmi differente
a chiamarmi fuori
come se non facessi anch'io quegli errori, gli stessi
peggiori perfino se guardo al mio ruolo
che sono solo un passeggero del volo
e mi credevo pilota.

D. Silvestri

08 ottobre 2008

LA GIUSTA DISTANZA

Eccone un'altro di bel film che scarica riflessioni durante e all'uscita dal cineforum...quel sottile film tra il dovere di tener la giusta distanza e la consapevolezza di doverla abbandonare
A.

04 ottobre 2008

GIORNI E NUVOLE

Un complimentone a chi ha scattato la foto (e il diritto d'autore è stato esaudito) e un complimentone alla politica italiana che ha permesso di creare delle situazioni così paradossali da far lavorare i registi su delle tematiche tanto impegantive (e anche questi ringraziamenti sono stati fatti).
Ancora una riflessione: gli organizzatori della rassegna cinematografica Suburbana sono veramenti sagaci...se avessero proiettato prima questo film e poi "into the wild" non avrebbero più avuto clienti nelle prossime proiezioni...nelle settimane a venire avrebbero dovuto rincorrerci per le terre dell'Alaska.
A.