11 ottobre 2007

MAI DIRE...FRETTA! (senti da che pulpito....)


"Lezione di vita da un professore che muore". Così La Stampa intitola l'articolo pubblicato la scorsa domenica dedicato a Randy Paush, docente universitario che si è pubblicamente congedato dai propri allievi annunciando di avere solo più tre mesi di vita.
Chissà perchè le parole di una persona che sta per lasciarci o che ormai non c'è più ci colpiscono sempre in modo indelebile, quasi a voler imprimere nella nostra mente un fotogramma nitido per non dimenticare. E il più delle volte ci sfuggono invece parole di chi ci è vicino, frasi che
entrano ed escono dalla nostra scatola cranica troppo spesso astenica e che invece potrebbero
cambiare la nostra vita se solo volessimo dare loro un senso...
Tra le parole di Randy mi ha colpito una frase: "Se tu dai tempo agli altri, la gente ti sorprenderà. Se qualcuno è arrabbiato è perchè tu non gli hai dato abbastanza tempo".
E' proprio così. Fermarsi e dedicare tempo agli altri, perchè sono una fonte di scoperta e di ricchezza inaspettata. Ma non solo, significa anche "lasciare agli altri il loro tempo
per scoprirsi, per farsi avanti". Perchè ognuno ha un tempo di maturazione proprio e spesso le situazioni stesse hanno un loro "tempo evolutivo". Magari breve, ma per noi sono ere geologiche.

Però se uno è un impaziente nato che ha fretta di capire tutto e subito allora è vita dura. E allora se si ha questo caratterino a volte è la vita che dà una mano: mette alla prova facendo "attendere" non su un solo fronte, bensì su tanti e tutti importanti. Una sorta di scacco matto per imparare a "dare tempo". Alla fine la vita rilancia sempre le stesse situazioni finchè non trovi il modo giusto per superarle...
...un po' come le porte da sfondare con dietro il fango...quelle di "Mai dire banzai" (...che classe..)

E.

08 ottobre 2007

PARENTELE SOMATICHE


PARTE PRIMA
La determinazione è figlia del cervello, tanto quanto l'impulsività dello stomaco. E quando si usa troppo una delle due ne risentono inevitabilmente le opposte appendici corporee.
Si riapre la solita guerra infinita tra il razionale e l'irrazionale, il sentito e il pensato che, talvolta, si uniscono a formare una sinergia alchemica per raggiungere ciò che intensamente più si vuole.
Allora le energie che se ne vanno non si contano più e la materia rapidamente si logora ma produce uno sfavillio di luce irreale e pirotecnica dai colori caldi e accesi.
Il finale è lì ma non si vede, è un'equazione predefinita, l'unica possibile e scientificamente perfetta. Ma tanto il risultato non è che un dettaglio...il gioco sta tutto nello svolgimento.

E.

Caro derrick le tue risate erano giustificate...quanta saggezza in cotanti ricci.

POST LEGGERO


Per contraddistinguermi. O meglio, per non smentirmi mai: ecco un post leggero, di quelli che so fare io, su temi poco impegnati ma socialmente utili. Aò.
Sabato mi dirigo al Salone della Montagna Alpi 365 con l'allegra "Macho famigliuola" utilizzando per la prima volta la passerella PEDONALE che attraversa l'arco olimpico. Rimango a bocca aperta. Difficile non assumere questa espressione pur pensando alle vagonate di denaro speso. Rimango con il naso al cielo sopratutto per la mia passione leggera per l'architettura e per qualsiasi opera in cui ci sia lo zampino di un architetto (soggetto in sè molto particolare, da analizzare a fondo, per capire o almeno tentare di capire che cosa lo ha spinto a partorire un progetto a prima vista inutile... ah, i pregiudizi..). L'andata è quindi andata così, ad osservare l'orizzonte verticale, ma il ritorno è stato diverso anche perchè ho assaporato la passerella in solitaria, con la luce del crepuscolo, un'aria frizzante autunnale e un'atmosfera da capitale Europea. Ecco mi fermo qui con il climax.
1. gli orari di apertura e di chiusura della passerella sono scritti in Arial 5 su un foglio A4 con interlinea 0.2 (in qualità di futuro RSPP mi sento in dovere di sottolineare che per una corretta e facile informazione sarebbe forse opportuno integrare il testo con immagini e scritte con un carattere più leggibile...in maniera tale che qualcuno non si trovi costretto a vagare per una notte intera sulla passerella causa chiusura inaspettata delle vie di accesso e di uscita... bella si-si, carini i treni, si-si... ma una volta contati tutti i tiranti che tengono in piedi l'arco...)
2. la passerella è segnalata come ciclabile. NON è VERO!!! ti devi fare un mazzo quadro per combattere le vertigini alla salita a chiocciola di via galimberti e devi smontare la bici per scendere dal lato lingotto fiere... per fortuna hanno messo reti di sicurezza sul tratto in corrispondenza dei binari della stazione altrimenti non ci pensi due volte a scaraventare la bici sul primo treno che passa (unire l'utile al dilettevole: la protesta sui ritardi cronici delle fs con un lancio carpiato di una bici che a ogni pedalata perde la catena)
3. NON CI POSSO CREDERE. al ritorno la bocca aperta si è aperta non per cotanta tecnologia ma per i lucchetti dell'ammmmore agganciati alla rete. Perchè Muccino crei dei mostri... perchè Muccino fai i film... mi sembra di essere tornata al tempo delle mele, ai Duran Duran o ancora peggio a Mirko dei Beehive.
A.

06 ottobre 2007

TOGHE SOTTO ESAME


Arriva la pagella per i magistrati.
Ogni 4 anni, per i primi 28 di carriera, dovranno sostenere un esame da parte del Consiglio Superiore della Magistratura. Se l'esame va: avanzamento di carriera (e di stipendio), se non va, al secondo esito negativo, si lascia la toga. I parametri sono INDIPENDENZA, CAPACITA', LABORIOSITA', IMPEGNO e DILIGENZA.
Vita dura dunque per i magistrati (come se non l'avessero già, almeno alcuni di loro). Ma chissà perchè questo meccanismo di valutazione viene applicato esclusivamente solo al terzo dei poteri statali. Che il legislativo e l'esecutivo non ne sian degni? O forse i risultati sarebbero sconcertanti e poi avremmo Parlamento e Uffici vuoti....
Io proporrei un bell'esamino anche in ambito universitario (e ogni 3 anni) per i cari docenti (e qui torna il dente avvelenato). Come parametri userei quelli di cui sopra, aggiungendo l'efficienza (le risorse usate per raggiungere l'obiettivo), l'onesta intellettuale e la cooperazione. Nel mio ex antro lavorativo, al secondo esame, resterebbero solo più le segretarie...
E.