25 novembre 2007

Ah bailar!


E così che sabato sera decido e...olè, mi lancio: vado a ballare questo incredibile latino americano finalmente in una sala vera con la muuuusica! Eggià perchè fino ad ora avevo solo fatto qualche lezione in palestra con l'insegnante E invece vengo tirata a ballare col gruppo della lezione. Ad Alpignano. Diluvio universale. Scendo dalla macchina e prima di entrare mi prende l'ansia da prestazione (ma io mica so ballareeee!). Metto il tacchetto sulla pista (pensando ancora di fare la fuga) ma Kosimo è già lì che mi lancia da una parte all'altra della pista. E' finita. Non ho più il controllo di un solo muscolo: gira, gira, gira, ad un certo punto quasi quasi mi esalto e baldanzosa mi lancio in piroette rischiando quasi un frontale con una colonna (per fortuna che è buio e nessuno mi vede...solo Kosimo ride). Comincio a ballare anche con gli omini del corso: sui 45 tutti quanti, alcuni normali và, altri addobbati e atteggiati come i ragazzini. E poi quello che ti si appiccica e tu, se prima ti dispiacevi per una pestata involontaria di piede ora lo fai quasi con spirito di sopravvivenza. E quelli che ammiccano frasi da abbordo che neanche mio nonno avrebbe usato o ti fanno l'occhio tipo "ma nun vedi che so ttroppo figooo". Ma ad un certo punto: meravigliosa visione, arriva il nostro insegnante. Balla con noi fanciulle e lì chi cavolo ascolta più la musica??Basta, mi viene una gran sete e me ne vado al bancone del bar e visto che ormai sono nella fase semi-astemia della mia vita faccio al barista "un succo di pompelmo" (mai successo prima). Lui mi guarda, sorride (bel sorriso) e mi fa "ah, mi spiace, non ne ce l'ho. "allora un gin lemon" e lui ghignando"eh beh, la stessa cosa proprio".
C'è una morale in tutto ciò. Racchiusa nell'evento del bar ma la devo ancora trovare....
E.

p.s. oggi ho lavorato trooooppooo. Mi hanno salvato la mia preziosa socia che oggi ha fatto miracoli e...l'uomo Jolly che si rivela proprio una bella scoperta (compreso l'accento ; P ) Un bacio a tutti e due!

23 novembre 2007

Sarà la cena a base di sardine...

Questo è un celebre venerdì sera di lavoro...altrochè uscire...si sgobba!E poi dicono la disoccupazione...Oggi orecchie un po' basse, sarà la pioggia, sarà che si corre tutto il giorno e la notte si dorme poco (e non per onorevoli motivi...) e c'è quella voglia di staccare un po'. Se avessi il genio della lampada vorrei una delle solite passeggiate intorno alla Facoltà fatte di parole sincere e importanti con chi ora ora è un po' distante, impegnato tra tralci e uve - anzi, potature - e che si sentirà autorevolmente chiamato in causa. Le piccole cose che sanno di verità e di vita sono quelle che spaccano, restano e saldano.
E.

14 novembre 2007

ACQUA NUOVA


Come dopo l'acquazzone
le foglie ridono
di fresche gocce danzanti
e giocano ariose
sul filo delle parole.

La pelle umida
di sughero e corteccia
canta di frizzante sorpresa
l'arrivo del nuovo giorno.
E il vento, leggero,
accarezza fronde nuove
socchiuse tra gli occhi silvani.

E.

07 novembre 2007

MAMA INSEGNAMI A BAILAR...


nell'eventualitààà che io incontri quella giusta che me gusta ......
e io quello giusto l'ho incontrato. Colpo di fulmine improvviso e chi l'avrebbe mai detto... esci una sera e toh!Ma andiamo per ordine...
Dopo anni di ska, rocksteady e Giuliano Palma e dopo aver abbracciato le gloriose danze occitane con la bruna decido di cambiare balli: capoeira? Mazurke? Tango?
No. Latino americano. 5 minuti di silenzio. Se fossi mio padre mi diserederei. Ma è possibile che l'abbia già fatto. Negli ultimi sei mesi sono riuscita a fare tutte quelle robe che per 29 anni ho altezzosamente sdegnato... Oh mi mi, diventerò come la barbie?
Impossibile, tutto quello che ha lei in altezza io lo metto in larghezza. Bene. Almeno anatomicamente il problema non si pone (il "bene" di sopra forse è da rivedere...)
Il giorno fatidico del corso è il lunedì. Il luogo è una sala di palestra con palchetto lucido lucido di legno chiaro, pareti a specchio, illuminazione a giorno e un maestro che farebbe distrarre anche Emma Bonino. Fanciullo sciolto, muscolo che parla da solo (un monologo), occhio caliente e peruviano (non solo l'occhio). Ogni tanto è accompagnato dall'assistente. E questa si che è un esempio di perfezione assoluta, di bellezza stauaria... e de statua è pure la faccia poichè non si è ancora vista muovere un muscolo facciale, ne' far uso delle corde vocali (neppure per le lamentele). Forse ha la cera. In ogni caso, come direbbero i borgoniani, ha altri strumenti con cui parlare...ma poi sai, posson essere quelle sorprese che vai lì a presentarti da 'sto schianto e lei con raucedine gutturale ti dice"Ciao tesoro, sono Giovanni..."
E questi sono i maestri. E poi ci siamo noi.
Gli omini sono una meraviglia, sembra la fiera del tronco di Usseaux (eccetto i miei splendidi compari di corso PA e KO, OVVIAMENTE!) e poi le fanciulle. Di tutte le età. Alcune sembra stiano facendo la prova per fare le velozze, con una determinazione e serietà impassibile. (Io rientro nella categoria degli omini per ovvie doti di grazia...)
La maggioranza di loro invece sogghigna di queste lezioni incredibili in cui le braccia si muovono come pistoni mentre il fondo schiena fa il giro delle orbite terrestri. Non c'è che dire, concedetemelo, è un ballo di culo. Anche nel senso che ce ne va molto per non stramazzare a terra alla terza piroetta. E mentre balli ti senti vagamente idiota perchè con tutte quelle correnti che provochi facendo roteare il tuo fondoschiena speri solo che non si raffreddi: gli sternuti sarebbero mortali per la collettività.
Ma, dicevo, ho trovato la mia anima gemella. Al momento di formare le coppie, reduce da mille feste con alpini di 200 anni sono subito finita tra le braccia di un aitante quasi settantenne.
Lui ghignava. Io un po' meno quando ho scoperto che probabilmente doveva aver mangiato bagna caoda per una settimana...
Comunque, siamo riusciti a ballare una bachata esattamente come una mazurka col mio fondoschiena rimasto congelato come un quarto di mammuth nei ghiacci della tundra. Marcetta e olè.
Ma forse mi conviene recedere: i colpi di fulmine carbonizzano, come mi sto dicendo "tempi lunghi, tempi lunghiiii, niente frettaaaaa!!!" ma funziona o è un'illusione??Avete risposte illuminate? Altrimenti torno dal ballerinoooo!
E vai col lisssssioooooooooo!!!!

06 novembre 2007

SOLLIDI CHE IL MONDO LIDE CON TE

Eccomi! dopo una settimana esatta il resocondo della serata con la Socia Biunda e i Borgonani al fantastico, meraviglioso, im-PERDIBILE UGC di Moncalieri...
tattaratan-roar
Ecco, in realtà martedì sera aquest'ora il fatto non era ancora accaduto e se avessi saputo...sarei comunque andata lì, perchè un posto così non può non essere visto. una volta sola, però è da vedere!
Arrivo, o meglio, mi avvicino all'assemblato metallico luminescente per niente pacchiano denominato UGC (ancora da capire...): un esempio moderno di puro inquinamento luminoso nonchè nursery del piccolo truzzo torinese.
L'avvicinamento è faticoso, un sacco di strade, rotonde, entrate che ti riportano tipo pallina del flipper verso un'uscita ce non volevi prendere...sollidi, il modo ti sollide.
Pioggerellina infame, mi arriccia il capello, dio santo, non è il posto adatto per avere la cappigliatura fuori posto, contando che anche i cani sono addobbati di tutto punto...tutina rosa e grigia...sollidi...per fortuna la pioggerellina! l'occhio mi lagrima per non piangere a fontanella: per fortuna la piogerellina che camuffa il mio disprezzo!
Ma non manca proprio nulla qui!!! un McD, una Yogurtera, nà palestra, la musichetta in sottofodo che ti invoglia agli acquisti, 16 sale filmanti per vedere tutti i film uozzammeriga dell'ultimo momento, una sela giochi che non pensavo esistessero più (ma ne parliam dopo) e ... il ristorante giapponese.
Parliamo di lui, e di noi. I borgonani ci sono già stati e sono favorevoli alla cena lì, io e la socia non lo abbiamo mai provato e quindi in sostiuzione al cinese :( ci infiliamo in questo ambiente silenzioso e con pochi odori. Chiaro pensare che la cosa mi "puzza" e che la lauta cena prospettata si concluderà non nei migliori dei modi...il mio fegato si salverà!!!NOOOO, proprio quando avrei bisogno di una trona colossale!
Per farla breve, ma non ci riuscirò, già lo so, il menù è di difficile comprensione, nonostante i borgonani mi suggeriscano di leggere in italiano e non in giapu...la lettura non mi stimola l'acquolina..brutto segno!
Mal comune mezzo gaudio quindi io e la socia dividiamo tutte le portate amorevolmente per morire a metà domani.
Un tè giapponese con "camule" svenute sul fondo e qualche brandello di foglia verde, listarelle di carota, cetriolo e altro che non si capisce se si deve mangiare a parte o immergerlo nel prelibato tè, la piovra con alghe e ho rimosso cosa sotto di loro, la tempura di saggina (decorativa) 4 gamberi un fagiolino 2 cose non identificate (lobi di Farouk); yukkuyzzhaaa con riso salsa di soia manzo e pollo.
"Volete altlo?"
NOOOO. Sollidendo usciamo e ci diligiamo alla mitica sala giochi del centlo UGC pel una paltita a biliardo.
Dico solo tante ghignate, glan paltitoni con tili supelculo e letture delle scrittule!

ivan: e le G????
A.

01 novembre 2007

MEDITERRANEO


Avete presente quando sentite che c'è qualcosa che vi gira da qualche giorno (tipo la capponata di vostra zia) e ad un certo punto accade un evento che fa sboccare tutto (...perla di Gutalax?) e sul momento vi sembra che un mattone di 2000 chili si sia abbattuto sul vostro cervello? Ecco, in quell'istante uno inizia a capire dove la magagna ha la sua tana ed è già al 50% della soluzione.
A volte inizia tutto in modo pirandelliano a partire da una frase apparentemente innocua (tipo "non so più dove ho messo la dentiera...meglio che recuperi il torsolo della mela..." ), buttata lì a caso da una persona, e magari il colpo di grazia arriva da un'altra, a distanza di un po' di tempo...
Ma poi è un fulmine a ciel sereno e si capisce che è ora di rientrare in officina e riparare il guasto trascurato. Con la determinazione e la lucidità di chi sa bene dove vuole arrivare ma deve scegliere gli strumenti adatti.
Io devo ringraziare i miei assistenti: la socia, la Greta e il Lupastro perchè una parte di riparazione-soccorso istantaneo l'hanno già fatta loro. E PA perchè mi obbliga a fare le curve e anche a postare quando rimando troppo.
...
Ma le idee ormai sono così chiare da partire questa sera ad occhi chiusi.
Sarebbe bello essere a Cartagena, Spagna del sud. Affacciati su quel calderone di odori, spezie, lingue, vite che è il Mediterraneo e che lega spazi, musiche, disperazioni e sogni a manciate di miglia.

Attraversare l'aria calda della sera a piedi scalzi e vestito leggero. La brezza di mare che si ferma tra i capelli e quell'odore di salsedine che colma e inebria ogni poro del corpo.
In un attimo lo sguardo scivola verso il mare, nero olio, i riflessi del porto che qua e là si specchiano nell'acqua immobile, le luci del faro che si perdono nella notte e intanto un sottofondo di musica che accompagna i passi lungo il molo...

La mente è leggera, intrigante di ebbrezza, consapevole di passare indifferente attraverso il tempo e lo spazio. E ci riesce.

E.