07 luglio 2006

LO.CU.LO. Team

Cesana 2 luglio 2006 CARTON RAPID RACE
Ecco il dettagliato contributo dell'evento dell'anno.

Il lo.cu.lo team è nella fase di costruzione dell'imbarcazione, non consapevoli di quello che ci aspetta. L'organizzazione è notevole nonostante sia il primo anno di partecipazione all'evento (un grazie a Carlo, per la sua passione nella progettazione!!!). L'impegno è massimo: siamo in preda dell'ansia da prestazione... la sovrapposizione tra una striscia di scotch e l'altra deve essere del 30%, non di più e non di meno, altrimenti la barca non funziona...fosse solo questo!!!
EhEh...questa è già la seconda fase della gara.
Dunque, andando in ordine, la prima è Greta, che non si è accorta di cosa stava succedendo alle sue spalle. Ligia al dovere, appena montata in sella al bolide ha iniziato a pagaiare. La seconda è Elena, che dopo innumerevoli tentativi, inizia a pagaiare dopo chè è riuscita a scastrare la pagaia da sotto l'ascella di Greta. La terza sono io, Arianna. Stran
a la posizione? assolutamente no! A tutto c'è una spiegazione: sono reduce da una partenza in corsa stile Nazionale di Bob Jamaicana, cicco l'entrata, faccio 20 metri fuori dalla barca aggrappata alla paratia centrale con il corpo percosso dai ciottoli della Dora di granulometria elevata. All'improvviso l'istinto di sopravvivenza fa si che io mi butti dentro la barca stile salita sul materassino al mare. Naturalmente tenevo stretta la pagaia. L'ultima è Cinzia, attenta osservatrice della tragedia forestale, comodamente adagiata sulla lapide (BA199RA) ma grazie al suo urlo del mio nome mi ha dato la forza per continuare!
Ecco...se si apre la foto si potrà notare nel dettaglio che la barca sta procedendo in posizione opposta alla corrente...mi viene tremendamente da ridere mentro scrivo.
Penso che il cervello di tutte e 4 fosse perfettamente scollegato dalla realta è perfettamente ignaro di quello che ci sarebbe successo da lì a breve.
Ecco, arrobaltate dopo 40 metri (notare il sorriso sul volto)
L'istinto di sopravvivenza ti fa rimanere aggrappato a un pezzo di cartone.
L'animo forestale è stato tenuto alto, in 50 cm di acqua, si è fatto il possibile per stare nella nostra super barca, che, ricordiamolo, in un percorso differente da quello fatto sarebbe arrivata gloriosamente al Po senza neanche rovinarsi un Po.
Le scene a seguire sono avvenute nel più completo delirio, ma tutte perfettamente documentate: avevamo un pubblico molto attento nello scattare foto a propulsione. Complimenti avete un futuro per la trasmissione RealTV...
L'omino molto vicino alla barca che ci osserva perplesso è uno dello staff della manifestazione...voleva correre in nostro soccorso...che carino. Peccato che la gara si poteva vincere anche senza essere per forza all'interno della barca!! E allora ci si attacca come la patella allo scoglio e si va avanti: notare che Greta non molla la pagaia: l'ha affittata e se la tiene!

Ultime evoluzioni prima di finire il giro in giostra, la barca non ne vuole sapere, la corrente è forte, Carlo si sarà già buttato giù dal ponte sulla Dora.




La fine delle barche della Carton.








Un pensiero: il prossimo anno spero che i forestali e gli amici dei forestali siano più numerosi...potrebbe diventare la nostra manifestazione: il nostro uomo X vuole sponsorizzare la Facoltà mettendo a disposizione caschetti verdi e giubbini salvagente...e la prima proposta l'accetto, ma la seconda no...che ce ne facciamo dei giubbini in bosco?!! La nuova divisa del Forestale Disoccupato... pensateci.
Un grazie alle persone che ci hanno sostenute: Carlo e Famigghia per la progettazione, l'entusiasmo e la possibilità di usare la casa come spazio di prove tecniche; i Borgoniani che come sempre aderiscono in massa e portano simpatia; Lauretta (Telmi) con cui ho passato due giorni all'altezza della vacanza in Sardegna; i Cugini che sanno quando partecipare alle manifestazioni dove c'è da divertirsi e con cui si passano delle ottime serate; ai Parents che, presi dall'ottimismo si sono posizionati al traguardo...ma al traguardo non ci siamo mai arrivate; alle compagne di squadra con cui ho riso alla grande.

Arianna




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