09 luglio 2006

la cura "giusta"


...e così la bionda si dirige al green beach di avigliana. Sabato sera, cento ganci, locale carino lungolago, tra lo pseudo-alternative e il tipico ritrovo estivo. Bluebeaters di sottofondo e barista convincente.
Si susseguono i mohito: "masticare lungamente le foglie di menta più tenere, accompagnate da sorseggi di rhum", così consiglia il ragazzo argentino conosciuto appena arrivata. Fanciullo interessante, viaggiatore instancabile, sguardo approfondire, ma la bionda non si ferma mai troppo e passa oltre. Arrivano gli amici, la bionda è un po' rissosa stasera, ha qualche centinaio di aculei da scaricare, evita le conoscenze, meglio non fare male.In fondo anche loro lo sanno. Comincia a girare e conosce gente, ubriaca di nomi subito scordati e di discorsi senza senso.
Grazie a Dio c'è Marco, il suo terapeuta o così ama definirlo, sanatore di catastrofi sentimentali (la bionda ormai ne colleziona una schiera...) e poi c'è Matteo e allora scatta il freestyle in riva al lago e le parole scivolano come un fiume in piena su una base sempre uguale uscita dalle casse di una golf. Colori e suoni si mescolano al buio della notte, alle luci del locale, al fumo che scioglie i pensieri. Troppi e sempre gli stessi. Lascia tutto e se ne va, affronta le curve in scioltezza, finestrini della macchina giù, la accompagna il solito sottofondo di pensieri, mohito e tabacco e il desiderio di svegliarsi il giorno dopo come chi dovrebbe dimenticare: tanto cervello e niente cuore...in fondo un' appendice inutile.

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