Qualche giorno fa mi arriva una mail del job placement della Facoltà di Agraria relativo a un incontro dell'Associazione di dottori agronomi e forestali con il glorioso scopo di interfacciare i laureati col mondo delle aziende e degli enti pubblici favorendo il loro inserimento lavorativo.
Mi puzza un po'ma la disperazione del precariocene mi spinge a buttare un occhio
...
Età media 70 anni (con esemplari credo anche secolari), un segretario datato col C14 (quello della Sindone per intenderci). Segna i nomi dei partecipanti su un foglio di carta con calligrafia dei primi del '900. Dopo 10 lunghi minuti in cui prende i miei dati (fallendo ben tre tentativi per cause uditive), in un attimo di follia mi vien da pensare "gli dico se vuole la mail?" ma mi ravvedo subito perchè intuisco che una parola così nuova gli può esser fatale.Ma ecco che inizia l'incontro. Chi era il misterioso uomo in carriera che avrebbe dovuto introdurci alle auree sorti lavorative? Un povero borsista di ricerca, pure sfigato perchè lavora con un'arpia. E pure gnocco perchè fa borse di ricerca da 5 anni (= 800 euro al mese quando va bene, niente contributi, niente ferie, niente malattia).
Ci presenta il suo lavoro: da 5 anni studia camelie e rododendri di Pallanza. Un'ora da rivoltarsi sulla sedia chiedendosi perchè tanti soldi buttati e tanto sperperio di menti che potrebbero fare ben altro.
Durante il dibattito scopro che tutti quei dinosauri sono ex docenti e riallaccio allora tutto alla mia esperienza e mi viene un senso di nausea e di schifo che mi fa ringraziare il giorno in cui ho mollato tutto.
...
Se sei docente guadagni almeno 4000 euro al mese, puoi andare in ufficio quando ti pare. Anche mai. Il contratto te lo consente.
Ogni tanto prendi un borsista, lo fai lavorare bene e poi gli rubi le pubblicazioni mettendo la tua firma. Tanto il borsista non ha potere contrattuale: via uno avanti l'altro.
Se il tuo borsista/tecnico personale vuole fare un po' di più anziche farsi crescere le muffe addosso allora hai il dovere morale di impedirglielo perchè altrimenti aumenta anche la tua mole di lavoro/responsabilità.
Soprattutto attua il mobbing ad oltranza perchè è l'unica forma di sfogo del docente frustrato (=tipico) perchè il potere (disse uno che in merito la sapeva lunga) logora chi non ce l'ha e da qualche parte le frustrazioni vanno sfogate.
Ma soprattutto cerca di accaparrarti ricerche inutili= minimo sforzo e soldi facili. Perchè non importa se produci cultura, scienza o merda, l'importante è che tiri su due lire e magari metti il nome in qualche convegno.
Poi non sono tutti così e io ho il dente avvelenato e questo è uno sfogo in una sera in cui sono delusa.
Delusa perchè sono convinta che la società cambi a partire dalla cultura, e quindi dalla ricerca. Da qui alla politica il passo è poi inevitabile, è una catena gerarchica, e allora si capiscono molte cose.
Voglio un V-day universitario...
E.
6 commenti:
Ora capisco quale articolo volevi scrivere per IL TASSO.
Sei in tempo, il prossimo numero va in stampa a fine ottobre.
La tua proposta del V-day universitario è stata accolta.
p.s.il tuo borsista gnocco e sfigato è stato un mio collega.
Il mio articolo arriverà ma non per fine ottobre. Ho un file lì sul portatile da almeno un anno che ne dice tante...ma devo ancora finirlo. Mi sa che mi servirà un intero Tasso per pubblicarlo.
E dopo seppelliranno me. E pure te. Per simpatia. Tanto ormai abbiamo l'allenamento e la pellaccia...
Ele
Suppongo siano gli stessi dinosauri che, addii 2002, ci fecero organizzare un incontro sulle prospettive di lavoro dei laureati.
Mi chiedo se devo inventarmi un traffico di napalm dalla Francia... chissà che nn riusciamo a sterminarli!
A plus
S.
armi da taglio e munizioni sono in fabbricazione su Marte
:)
ciao!
ebbene sì caro Silvio, son sempre loro ma sono sempre di più e me ne accorgo quanto più allargo le mie conoscenze.
Non esiste mezzo fisico per cambiare le cose perchè è un sistema autocollassante in ottica europea. Se l'Italia fosse un sistema isolato potrebbe continuare in modo indisturbato. Ma forse così uno spiraglio c'è...
La rivoluzione (sempre non violenta s'intende) in Italia non è un meccanismo contemplato perchè non c'è coscienza collettiva nemmeno nel disagio. Vedi anche solo la Legge 30 e il divario pazzesco di reazione tra Italia e Francia. E così anche nell'ambito dello "schiavismo" universitario dove la "manodopera" riesce talvota addirittura a sviluppare competizione e arrivismo (per arrivare dove poi?) oppure si adegua passivamente alle regole del sistema invece che fare "rete" e cooperazione attiva per smantellare un sistema assolutamente feudale.
Noi, dall'esterno, possiamo -dobbiamo- fare informazione e denuncia "costruttiva" e continuare a fare quello che facevamo in università da altre parti (se ci crediamo ancora abbastanza) ma non abbiamo altri mezzi. E prima o poi qualcosa si smuove....
E.
Non prima o poi: ADESSO.
La guerra agli Ecosauri è solo un tassello del mosaico.
Sorridi cara bionda!
Sorridi al sole e guarda lontano all'orizzonte!
Le vedi arrivare le navi dei rinforzi? Lo senti arrivare il vento del cambiamento?
Sorridi e guarda verso il mare!
Stiamo vincendo!
Stiamo vincendo!
Stiamo vincendo!
Posta un commento