06 maggio 2007

FANGO FANGO PIU' TI GUARDO E PIU' MI PIACI...

AAAh! E questa è la seconda parte del nostro maraviglioso viaggio, per intenderci, dalla metà della Sacher alle ultime briciole...
La bruna e la bionda si avventurano nella macchia della Magona, un'area protetta vicino a Bibbona, tanto bosco, tante zanzare, manco un umano o un facocero (che la bionda bramava assai) e tanti simpatici rumori che ci facevano dire: " sei stata tu Ele?" o "Ari, hai parlato?" "No, io no!" e via dicendo...dopo chilometri e chilometi e chilometri (esagerata!) di boscaglia la bionda propone alla bruna di tornare indietro per la via alternativa -un po' come la variante atletica- si taglia dall'impluvio, si tagliano 2-300 liane, si sguiscia nel fango e si tira giù fino alla macchina. La bruna -che ha le antenne della furbizia- comprende immediatamente che l'idea le avrebbe portate a vagare per anni nel bosco della Magona, per carità, uscendo magari con un servizio sul National Geographic, usa quindi argomenti molto convincenti (qui censurati) per dissuadere dall'idea e ne esce vincente -oltre che viva...-
Giorno dopo: gita alla cava di marmo di carrara. Potrei raccontarvi degli enormi paretoni scavati nel marmo?Del pasto a base di tortelli locali al sugo di noci, torta di riso e vinello rosso? Della targa di Colonnata dedicata agli anarchici che furono i primi a scendere in difesa dei lavoratori delle cave?O delle mattonelle di lardo che vedevi ogni volta che giravi lo sguardo e ingrassavi di un chilo...
E invece no: IL FANGO: in una cava la bionda si innamora di un'enorme pozza di fango e comincia a scavare, a fare pallettoni e lanciarli in giro...la bruna la guarda con gli occhi della compassione e della disperazione e solo la profonda amicizia le permette di caricare in macchina quell'anorme palla di fango che è diventata la sua amica....Ah, santa Arianna!
Epperò ragazzi, io un fango così vellutato non l'ho mai toccato...

E.

1 commento:

Edm ha detto...

Sì, avreste vagato per anni nella Macchia della Magona... L'ho lambita oggi, è ancora lì e difende un immobile senso di eternità. I have come across an interesting blog, haven't I?

E.

"Non han sì aspri sterpi né sì folti / quelle fiere selvagge che 'n odio hanno / tra Cecina e Corneto i luoghi còlti. / Quivi le brutte Arpie lor nidi fanno, / che cacciar de le Strofade i Troiani / con tristo annunzio di futuro danno. / Ali hanno late, e colli e visi umani, / pié con artigli, e pennuto 'l gran ventre; / fanno lamenti in su li alberi strani." (Dante, Inferno, XIII, 7-15).