In attesa di reperire in un qualche meandro del mio abnorme casino il cavetto per scaricare le foto dell'avventura compiuta domenica appena passata...scrivo il resoconto, altrimenti la socia mi abbatte.
Sabato sera: una piacevole cena in trattoria a Susa con i borgoniani ci ha tagliato le gambe prima dell'impresa 'dla duminica (corso di piemontese per la biunda!).
Breve resoconto del menù: piatto misto di antipasti - e quando dico piatto non dico piattino - con tomino - e sarebbe meglio tomone dalle dimensioni viste e mangiate - al verde ed elettrico, una "burnìa" di acciugne deliziose al verde e una insalatina per sciacquare la bocca con peppperroni, pomodoro, insalatina, manzo. E con questo già lo stomaco poteva essere soddisfatto, ma... giunge al tavolo un risotto - e dico otto, visto che la porzione sembrava per otto - con toma del Moncenisio. Ivan si fa coraggio e lo mangia...noi lo aiutamo. Non paghi - nel senso di non soddisfatti...pagare si paga ma con super onestà - ci uccidiamo con la taglaiata ai 3 pepi. Non la descrivo, la si deve solo provare. Giretto per Susa sino all'arco, riposo sulle coppelle preistoriche e foto dementi che attendiamo con ansia da Ivan.
Con altra estrema fatica e viaggio in silenzio - se non altro perchè non si riesce a parlare quando si sbadiglia - giungiamo al letto oulxiano. Svenimento.
Domenica notte: cosa c'è di più rassicurante di un bicchiere di acqua sul comodino dobo essersi fatti fuori in trattoria un barattolo di acciughe? niente. Quindi avrei dovuto dormir tranquilla se non fossi rimasta intrappolata periodicamente nelle lenzuola felpate della biunda, se non fosse che il letto della biunda è in pendenza, se non fosse che la mia vescica tiene poco e alle 6.30 ero già in piedi...ARGH.
La biunda evidentemente è svenuta perchè la posizione che ha aasunto la sera l'ha mantenuta nel letto sino al mattino.
Domenica mattina: partenza per la ferrata del Rouas ma... prima il piacere poi il dovere: tappa a comprare cacciatorino, toma e panuozzi. Ecco il momento del dovere...la bruna sale sulla ferrata e man mano che si va su la temperatura aumenta. Giungo al bivio del camoscio e il cuore mi si apre nel petto: un cartello di divieto (non nego la mia felicità) ma la biunda mi invita a esaminare la situazione. Un semplice scherzo..SIGH. Ora si deve scegliere: VARIANTE ATLETICA o percorso normale? la risposta è banale. Tento ma mi arrendo si disarrampica e si prosegue. Il proseguo è piacevole, la biunda si annoia un po', io son troppo presa bene. Finisce la ferrata e la giornata prosegue in valle strette direzione lago verde! Si raggiunge il massimo livello di relax e poi si ritorna alla macchina, ma mica come i comuni mortali... e no, ci vuole il percorso diverso per non annoiarsi! Il sentiero si scosta di molto rispetto alla zona della macchina, scende di molto rispetto alla macchina, insomma quando cacc..o arriviamo alla macchina. In più la biunda voleva pure trascinarsi dietro dei toppi di un metro da portarsi a casa. Non commentate. Prima o poi giungiamo alla macchina.
Sfatte ma molto contente.
Alla prossima!
(P.S. c'è già il programma della prossima avventura!)
A.
21 marzo 2007
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