Avete presente quando sentite che c'è qualcosa che vi gira da qualche giorno (tipo la capponata di vostra zia) e ad un certo punto accade un evento che fa sboccare tutto (...perla di Gutalax?) e sul momento vi sembra che un mattone di 2000 chili si sia abbattuto sul vostro cervello? Ecco, in quell'istante uno inizia a capire dove la magagna ha la sua tana ed è già al 50% della soluzione.
A volte inizia tutto in modo pirandelliano a partire da una frase apparentemente innocua (tipo "non so più dove ho messo la dentiera...meglio che recuperi il torsolo della mela..." ), buttata lì a caso da una persona, e magari il colpo di grazia arriva da un'altra, a distanza di un po' di tempo...
Ma poi è un fulmine a ciel sereno e si capisce che è ora di rientrare in officina e riparare il guasto trascurato. Con la determinazione e la lucidità di chi sa bene dove vuole arrivare ma deve scegliere gli strumenti adatti.
Io devo ringraziare i miei assistenti: la socia, la Greta e il Lupastro perchè una parte di riparazione-soccorso istantaneo l'hanno già fatta loro. E PA perchè mi obbliga a fare le curve e anche a postare quando rimando troppo.
...
Ma le idee ormai sono così chiare da partire questa sera ad occhi chiusi.
Sarebbe bello essere a Cartagena, Spagna del sud. Affacciati su quel calderone di odori, spezie, lingue, vite che è il Mediterraneo e che lega spazi, musiche, disperazioni e sogni a manciate di miglia.
Attraversare l'aria calda della sera a piedi scalzi e vestito leggero. La brezza di mare che si ferma tra i capelli e quell'odore di salsedine che colma e inebria ogni poro del corpo.
In un attimo lo sguardo scivola verso il mare, nero olio, i riflessi del porto che qua e là si specchiano nell'acqua immobile, le luci del faro che si perdono nella notte e intanto un sottofondo di musica che accompagna i passi lungo il molo...
La mente è leggera, intrigante di ebbrezza, consapevole di passare indifferente attraverso il tempo e lo spazio. E ci riesce.
E.
A volte inizia tutto in modo pirandelliano a partire da una frase apparentemente innocua (tipo "non so più dove ho messo la dentiera...meglio che recuperi il torsolo della mela..." ), buttata lì a caso da una persona, e magari il colpo di grazia arriva da un'altra, a distanza di un po' di tempo...
Ma poi è un fulmine a ciel sereno e si capisce che è ora di rientrare in officina e riparare il guasto trascurato. Con la determinazione e la lucidità di chi sa bene dove vuole arrivare ma deve scegliere gli strumenti adatti.
Io devo ringraziare i miei assistenti: la socia, la Greta e il Lupastro perchè una parte di riparazione-soccorso istantaneo l'hanno già fatta loro. E PA perchè mi obbliga a fare le curve e anche a postare quando rimando troppo.
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Ma le idee ormai sono così chiare da partire questa sera ad occhi chiusi.
Sarebbe bello essere a Cartagena, Spagna del sud. Affacciati su quel calderone di odori, spezie, lingue, vite che è il Mediterraneo e che lega spazi, musiche, disperazioni e sogni a manciate di miglia.
Attraversare l'aria calda della sera a piedi scalzi e vestito leggero. La brezza di mare che si ferma tra i capelli e quell'odore di salsedine che colma e inebria ogni poro del corpo.
In un attimo lo sguardo scivola verso il mare, nero olio, i riflessi del porto che qua e là si specchiano nell'acqua immobile, le luci del faro che si perdono nella notte e intanto un sottofondo di musica che accompagna i passi lungo il molo...
La mente è leggera, intrigante di ebbrezza, consapevole di passare indifferente attraverso il tempo e lo spazio. E ci riesce.
E.
6 commenti:
Due anni fa pronunciavi le stesse parole.
Spero che almeno ora tu abbia voglia di conquistare la vetta del monte che stai scalando!
Bene o male (anzi, bene o bene) riesci sempre a sorprendermi: c'è una frase che non ho scritto nel post e riguardava l'arrampicata ma direi che ci hai pensato tu. Et voilat!
Hai ragione, due anni fa le parole erano le stesse e la convinzione è stata tale che sono riuscita a metterle in pratica e ottenere una grande conquista. Ma questo anche grazie a te. Oggi ho un altro scalino (scalone) da superare ma la voglia di mettersi in gioco è tanta ...mi sa che un giorno o l'altro faremo 4 chiacchiere che non abbiamo ancora fatto!
Per ora grazie di tutto.
E.
Basta io cancello il link a questo stramaledetto blog, tanto leggerlo mi fa solo venire i nervi: non si capisce mai niente! :D
e se organizzaste invece una cena o un'uscita quando ci sono anch'io, eh? :P
baci, socia
caro e.talpa, faccio fatica anche io che son la socia della socia a comprendere, talvolta...quasi sempre, i profondi concetti della biunda. per fortuna che poi sul canale privato delle mail mi manda versi un po' più comprensibili (MuUuU, Behehehe...) al mio addormentato cervello.
Tranquillo non sei da solo!
Pensavo ci fossi l'altra sera.
Attendi il riassunto della serata e giudicherai se è stato un bene o un male non esserci!!!!
naturalmente la compagnia è stata ottima!
:
A.
siete dei geni del male. Caro talpa, già sapevo che mi avresti recriminato la "cripticità"!Prometto aperitivo penitente...può bastare?
E per la socia...che ha sempre un consiglio geniale al momento giusto e che da oggi applicherò strenuamente (o almeno ce provo)....una domanda: ma come avrai mai fatto a postare col mio indirizzo e-mail????Questi sono dilemmi informatici!!!
p.s.
anche secondo me quelle robe erano camole morte sul fondo della tazza...
una domanda una risposta: NON LO SO.
io il blog lo investo, non lo domino.
sei tu che con il tuo stile criptico riesci a entrare nei meandri di metadati, html, uazzi e razzi.
ahhh, aborro la camola!
A.
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