E' giunto l'autunno, da mò, stan per cadere le foglie, cadono i capelli perchè è periodo di castagne...così mi diceva mia nonna.
Prendiamo esempio dai nonni: non hanno mai detto che un qualche acciacco fisico è portato da stress..lo stress, neanche sapevano che cos'era, una parola straniera con due esse alla fine "che non esistono mica queste parole nella lingua italiana"... e allora non nominiamole e soprattutto non attribuiamo la caduta dei capelli a un fattore di stress.
Affidiamoci un po' di più alle stagioni e osserviamo con attenzione la natùra.
PS... per quelli che hanno pochi capelli sulla cabeza e che hanno una caduta costante del capello, mi dispiace dirlo, ma il detto saggio della nonna non vale, il fattaccio non lo potete attribuire al periodo di caduta delle castagne ma ad un inizio di calvizia.
Torno sui miei passi, è arrivato l'autunno e neanche me ne sono accorta.
Il mio cervello non è mai andato in vacanza, e ne sono felice, perchè ho avuto poco tempo per pensare e farmi paturnioni, tra la casetta nuova, il lavoro al museo, il lavoro all'università e questo "piacevole"concorso alle porte.
Ieri sera si facevano considerazioni con la bionda sul sistema dei concorsi: bene che ci siano, per entrare nella pubblica amministrazione è l'unico sistema, ma male che ci sia molto spesso il favorito.
Questo sistema fa sì che dei GGGiovani si riducano la sera a leggere tonnellate di fogli di leggi, decreti legislativi, piani di assestamento, stime forestali, teorie che non entrano in testa perchè non si riesce a visualizzarle nella pratica...ecco, tutto ciò lo faccio con piacere, male non fa, nonostante siano argomenti visti e stravisti imparo sempre cose nuove...il problema forse è sempre il sistema della ragnatela che per me rappresenta il mondo del lavoro.
Naturalmente io sono il ragno appeso al filo...della speranza...in attesa di poter far valere le mie capacità, magari nascoste (basta che tutti si mettano gli occhiali!).
A.
12 ottobre 2006
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1 commento:
Se esiste davvero un favorito, non è un concorso, ma una farsa.
Se il mondo del lavoro fa queste cose, allora non è un mondo dove si può vivere bene. Ma prima di cambiare mondo, cambiamo quello in cui siamo già. Partecipare a una farsa può essere utile. L'importante è che tu faccia sul serio la tua parte, al meglio delle tue possibilità.
E' il ragno a tessere la ragnatela, sembra banale e semplice, ma è la verità.
Un abbraccio!
Lupastro
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