Ecco, niente di più poetico dell'essere travolti dall'immagine di un bidone in doppia fila mentre si rientra a casa. La doppia fila è il tipico modello italiota e potrebbe essere sprecata per altri paragoni nazional-lamentevoli, ma qui lo spirito politico tace e prevarica quello poetico. Del bidone. Insomma, come un folgoramento me ne sono perdutamente innamorata!
Ora, per comprendere la natura aulica del mio sentimento pensate intensamente a lui: verde come la speranza, un po' tracagnotto ma comunque armonioso nel profilo, suscitante immediata simpatia! E, interiormente, un tipo, come dire.... " profondamente ricco".
E ogni volta che apre la bocca: una miscellanea di odori, di suoni e di colori, un concentrato di vite vissute, rimescolate, amalgamate, intrecciate e ormai inseparabili...(persino dalla differenziata).
E poi si sa, l'atteggiamento rivela tutto e allora.... quella sua posizione: la doppia fila. Quel non essere ne' in carreggiata, in frenetica corsa verso chissà dove, ne' posteggiato in qualche sacca di esistenza ristagnante. Ma stare lì, pronto a partire, carburante, energico e dinamico nella sua posa elegante con lo sguardo all'orizzonte e la serenità di chi conosce la via su cui si trova.
Ok, ok, ormai sono alla frutta.
Eppure a volte ci si sente così (come un bidone in doppia fila...) : pronti a partire.
Senza bagagli a mano ma con tutta la strada dentro.
Senza cartelli segnaletici ma con la direzione chiara in testa e nel cuore.
Corazzati ma con un pozzo senza fine di tenerezza da spendere.
E il vento e il calore del viaggio che dissolvono a poco a poco ogni piccola nebbia di timore.
Perchè la curiosità e la voglia di costruire l'oggi e il domani, sono più forti di ogni certezza....
...persino del camion della spazzatura... ; )
E.
1 commento:
Sempre bellissimi post!
Grazie!
Chris
Posta un commento