Un complimentone a chi ha scattato la foto (e il diritto d'autore è stato esaudito) e un complimentone alla politica italiana che ha permesso di creare delle situazioni così paradossali da far lavorare i registi su delle tematiche tanto impegantive (e anche questi ringraziamenti sono stati fatti).
Ancora una riflessione: gli organizzatori della rassegna cinematografica Suburbana sono veramenti sagaci...se avessero proiettato prima questo film e poi "into the wild" non avrebbero più avuto clienti nelle prossime proiezioni...nelle settimane a venire avrebbero dovuto rincorrerci per le terre dell'Alaska.
A.
04 ottobre 2008
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2 commenti:
film interessante x tematica e tempi.
l'unico dubbio ke mi resta è nel vedere sempre la borghesia come insieme di persone vuote devote al "dio lavoro" e alle apparenze...
nunziocrociato
mapperò il borghese in questione era rimasto a piedi perché si era posto contro i soci per impedire licenziamenti a gogò...
il che intristisce ulteriormente a riprova del motto di house: "House: Non si può pretendere di essere buoni e anche equilibrati.
Cameron: Perché?
House: Perché si finisce per piangere sulle centrifughe.
Cameron: O per odiare il prossimo?"
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